La recente volatilità dei mercati finanziari è stata in gran parte attribuita alla chiusura di alcune banche negli Stati Uniti, seguite da una ricaduta sul settore bancario globale, con una forte svendita delle azioni di Credit Suisse Group AG, con sede in Svizzera. Gli eventi hanno portato a speculare sul fatto che la Federal Reserve (Fed) statunitense potrebbe rispondere in parte allentando la politica di stretta monetaria.

In Vanguard continuiamo ad invitare gli investitori a non basare le loro valutazioni e a non fare trading sulle emozioni, ma a concentrarsi sul lungo termine e sui fattori che sono in grado di controllare.

In questo articolo diamo una descrizione degli eventi recenti, spieghiamo che cosa succede quando un titolo viene estromesso da un indice e sintetizziamo il nostro approccio alla gestione del rischio.

Grazie alla forte crescita dei depositi, nel 2021 la Silicon Valley Bank ha raddoppiato le sue dimensioni, investendo i fondi soprattutto in titoli di stato americani a più lunga scadenza e in titoli garantiti da ipoteca. Con l'aumento dei tassi d'interesse i titoli sono scesi di valore e la banca è stata costretta a venderne alcuni a prezzi inferiori a seguito dei prelievi dei clienti.

Le vendite di investimenti in perdita hanno provocato un aumento dei prelievi da parte dei clienti della banca, che si rivolgeva a start-up tecnologiche e a società di venture-capital. L'8 marzo la Silicon Valley Bank ha annunciato perdite consistenti e il valore delle sue azioni è calato rapidamente. Il 10 marzo le autorità di vigilanza hanno bloccato la negoziazione delle azioni della controllante SVB Financial Group e hanno chiuso la banca per proteggere i depositanti.

Il 12 marzo anche la Signature Bank, con sede a New York, è stata chiusa dalle autorità di vigilanza e posta in amministrazione controllata dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC). La FDIC ha ottenuto l'approvazione per completare la liquidazione della Silicon Valley Bank e della Signature Bank in modo da proteggere completamente tutti i depositanti, assicurati e non.

Il 15 marzo le preoccupazioni si sono diffuse in Europa, innescando una forte corsa a svendere le azioni di Credit Suisse Group AG, a riprova del fatto che i mercati mantengono un atteggiamento prudente per quanto riguarda gli ulteriori sviluppi del settore bancario. Anche se le difficoltà di Credit Suisse - che sono di dominio pubblico da più di un anno - non sembrano correlate a quelle di Silicon Valley Bank e Signature Bank, la svendita evidenzia i potenziali rischi a breve termine del settore bancario.

Esposizione dei fondi Vanguard

Per conto dei loro investitori, alcuni fondi Vanguard possedevano titoli emessi da entrambe le banche statunitensi che sono state chiuse. Al 31 gennaio 2023 l'esposizione complessiva a SVB Financial Group nei fondi Vanguard domiciliati in Irlanda era pari allo 0,02% di tutti gli attivi di tali fondi. Al 31 gennaio 2023 l'esposizione complessiva a Signature Bank nei fondi Vanguard domiciliati in Irlanda era pari allo 0,01% di tutti gli attivi di tali fondi.

Alcuni fondi Vanguard possiedono anche titoli emessi da Credit Suisse per conto di investitori di Vanguard. Al 31 gennaio 2023 l'esposizione complessiva a Credit Suisse Group AG nei fondi Vanguard domiciliati in Irlanda era pari allo 0,08% di tutti gli attivi di tali fondi.

Indici, fondi indicizzati e le banche che sono state chiuse

I fornitori di indici come S&P Dow Jones, FTSE, MSCI e Bloomberg definiscono i titoli da includere nei singoli indici o benchmark. S&P, ad esempio, ha annunciato l'estromissione di SVB Financial Group dai suoi indici a partire dalla chiusura delle negoziazioni del 14 marzo.

I fondi indicizzati e gli ETF cercano di seguire i loro benchmark replicando il rischio e/o l'esposizione degli stessi nei loro portafogli. Di conseguenza, i fondi indicizzati Vanguard possiedono molti titoli in linea con le ponderazioni dei rispettivi benchmark. I criteri di inclusione degli indici azionari e obbligazionari variano a seconda del fornitore, ma quando un titolo non soddisfa più tali criteri viene estromesso dall'indice del fornitore. I titoli estromessi dagli indici vengono di conseguenza rimossi anche dai fondi indicizzati Vanguard.

Uno shock temporaneo

Nonostante le preoccupazioni del mercato, riteniamo che le possibilità di contagio nel settore bancario siano limitate e che i recenti eventi costituiscano uno shock temporaneo. Le recenti vicende del settore bancario non modificano le nostre previsioni economiche e di mercato, e continuiamo a ritenere che riportare l'inflazione a livelli accettabili resti il fattore più importante per le principali banche centrali.

Come Vanguard gestisce il rischio d'investimento

Tutti i fondi Vanguard, indipendentemente dal fatto che siano gestiti internamente o da società di gestione esterne, sono soggetti a una supervisione e ad un'analisi del rischio rigorose. Ogni fondo ha obiettivi e strategie d'investimento documentati, un benchmark rispetto al quale ne vengono valutate la composizione e la performance e una documentazione che indica gli strumenti consentiti e i limiti di rischio.

Le nostre attività di gestione del rischio non escludono le perdite - investire comporta intrinsecamente il rischio di perdite - ma sono fondamentali per il nostro processo d'investimento. I nostri esperti gestori del rischio:

  • si avvalgono di criteri di giudizio indipendenti e di competenze per aiutare i gestori degli investimenti a valutare e limitare il rischio;
  • garantiscono la trasparenza del rischio e del rendimento, monitorando e analizzando le attività di gestione degli investimenti e la rendicontazione dei fondi Vanguard; e 
  • prendono parte alla ricerca finalizzata a migliorare costantemente la nostra comprensione del rischio e del rendimento atteso. 

È importante notare che i gestori del rischio operano in modo indipendente da quelli degli investimenti e dagli analisti, e riferiscono direttamente al Chief Risk Officer.

Che cosa possono e dovrebbero fare gli investitori

Le notizie inattese e in rapida evoluzione sui mercati economici o finanziari possono destare preoccupazioni. Vanguard ritiene tuttavia che nella maggior parte dei casi gli investitori possano trarne vantaggio nel lungo periodo se si attengono a piani finanziari e portafogli ben ponderati.

In particolare, riteniamo che gli investitori dovrebbero concentrarsi: 

  • sull'allineamento delle asset allocation alla propria tolleranza al rischio;
  • sul controllo dei costi;
  • su aspettative realistiche;
  • sulla detenzione di fondi ampiamente diversificati;
  • sul mantenimento della disciplina.

In generale, gli investitori dovrebbero modificare i portafogli solo in caso di cambiamenti significativi negli orizzonti d'investimento, negli obiettivi o nella situazione finanziaria, e non in reazione a condizioni o performance di mercato a breve termine. 

  • L'impegno di Vanguard è gestire con prudenza il patrimonio dei clienti. All'occorrenza i gestori dei portafogli dei fondi effettueranno aggiustamenti all'interno dei fondi indicizzati e di quelli a gestione attiva per tutelare gli interessi a lungo termine degli investitori.
  • La gestione del rischio è fondamentale per la gestione degli investimenti. Indipendentemente dal fatto che siano gestiti dai nostri team d'investimento interni o da società di gestione esterne, tutti i fondi Vanguard sono soggetti a una rigorosa supervisione e analisi del rischio.
  • Gli investitori dovrebbero basarsi su un approccio di lungo periodo. Come spiegato in Le ragioni del successo di Vanguard, gli investitori hanno tutto da guadagnare da una prospettiva di lungo termine e della disciplina.

Informazioni sui rischi d’investimento

Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare e gli investitori potrebbero recuperare un importo inferiore a quello investito.

Informazioni importanti

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