“Portando il ragionamento basato sul senno del poi alla sua logica conclusione, la sua fallacia risulta evidente: si finisce con il ritrovarsi con un portafoglio costituito da un unico titolo azionario.”
Senior Investment Strategist, Vanguard, Europe
Gli investitori sono sempre in cerca di nuove e migliori fonti di rendimento e i portafogli tradizionali composti da azionario e obbligazionario globali possono essere oggetto di critiche da parte di chi propugna strategie alternative.
Ci sono commentatori che esprimono dubbi sui benefici di diversificazione dell’obbligazionario globale rispetto all’azionario globale e sui vantaggi di un’esposizione globale all’azionario rispetto ad una più concentrata, ad esempio, in azionario americano.
È un antico dibattito, che merita un’accurata analisi.
Cominciamo con l’esaminare i vantaggi di mantenere un’esposizione all’obbligazionario globale prima di analizzare i benefici di diversificazione nell’azionario.
Un caposaldo del modello 60/40 è rappresentato dai vantaggi di riduzione dei rischi di un’ampia diversificazione sui mercati nonché dalla correlazione negativa tra azionario e obbligazionario su scala globale per cui storicamente, quando i mercati azionari registrano un calo di oltre il 10%, i prezzi dell’obbligazionario salgono1. I critici del modello 60/40 potrebbero controbattere che nel 2022 sia l’azionario sia l’obbligazionario globali hanno registrato performance negativa.
Quanto accaduto nel 2022 ha rappresentato la prima volta dal 1977 in cui sia l’azionario sia l’obbligazionario hanno registrato rendimenti negativi nello stesso anno2, manifestando una sgradita correlazione positiva tra le due asset class largamente ascrivibile al deciso inatteso rialzo dei tassi di interesse. Tuttavia già nel 2023 la correlazione tra azionario e obbligazionario è tornata negativa3.
Mentre il caso del 2022 è stato un evento raro, se esaminiamo la correlazione tra azionario e obbligazionario su orizzonti temporali più brevi si osserva che periodicamente4 la correlazione tra le due classi di attivo può diventare positiva, di solito in risposta a eventi inattesi o shock economici.
La recente volatilità sui mercati azionari, alimentata dalla politica sui dazi dell’Amministrazione americana ha fornito un esempio in tempo reale del ruolo che l’obbligazionario globale riveste in un portafoglio diversificato. A fine aprile 2025, l’azionario globale aveva ceduto il 7% da inizio anno mentre l’obbligazionario globale è salito del 2%5.
Al di là dei vantaggi dell’obbligazionario globale come stabilizzatore, il contesto di tassi di interesse più alti ha migliorato in modo significativo le prospettive di rendimento dell’obbligazionario. Gli investitori multi-asset a lungo termine oggi possono aspettarsi rendimenti più elevati dalle loro esposizioni obbligazionarie rispetto agli ultimi 15 anni6.
La sovraperformance dell’azionario americano degli ultimi anni potrebbe indurre alcuni investitori a mettere in dubbio le ragioni per detenere un portafoglio diversificato a livello globale. Dopotutto 100 euro investiti 10 anni fa in azionario americano a fine 2024 sarebbero diventati 364 euro (rendimento annualizzato del 14%) più del doppio rispetto ai 175 euro (rendimento annualizzato del 6%) di un investimento in azionario globale Stati Uniti esclusi7.
Tuttavia, seguendo la stessa logica, perché fermarsi alla diversificazione globale? Lo stesso ragionamento si potrebbe applicare a tutti i livelli di diversificazione di un portafoglio. Guardando alla performance dei mercati nei 10 anni conclusisi il 31 dicembre 2024, perché assumere un’esposizione ampiamente diversificata all’azionario americano quando l’azionario growth americano ha registrato risultati 1,4 volte superiori a quelli del mercato più generale (513 euro contro 364 euro)? Perché non evitare del tutto l’azionario value?
Proseguendo con lo stesso ragionamento, visto che la performance dei titoli tecnologici è stata 1,4 volte superiore a quella dell’azionario growth più in generale, perché non concentrare tutto il portafoglio azionario in titoli di quel settore? Perché non eliminare anche le parti di quel settore con performance inferiore? I cosiddetti Magnifici Sette hanno registrato risultati 6,8 volte superiori rispetto al comparto tecnologico in generale8. E un titolo, quello di Nvidia, ha registrato performance 6,3 volte superiore a quella dei Magnifici Sette.
Ci sarà sempre un attivo con performance superiori a quelle del vostro portafoglio
La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri. La performance di un indice non è la rappresentazione esatta di un investimento specifico in quanto non è possibile investire direttamente in un indice.
Note: i grafici mostrano il rendimento finale di un ipotetico investimento di 100 euro nei rispettivi indici MSCI e in singoli segmenti azionari sino ad arrivare a un unico titolo, per il periodo di 10 anni terminato il 31 dicembre 2024.
Fonte: elaborazioni di Vanguard sulla base degli indici MSCI e dei dati storici Bloomberg per l’azionario, al 31 dicembre 2024. Performance in euro, con reinvestimento dei proventi lordi.
Portando il ragionamento basato sul senno del poi alla sua logica conclusione, la sua fallacia risulta evidente: si finisce con il ritrovarsi con un portafoglio costituito da un unico titolo azionario.
La diversificazione è opportuna in qualsiasi contesto e in qualsiasi periodo ma oggi è particolarmente importante. L’accentuata incertezza geopolitica si ripercuote sui mercati ed è probabile che la volatilità persista ancora per qualche tempo.
La diversificazione di portafoglio con un’allocazione strategica in obbligazionario è una delle strategie più potenti a disposizione degli investitori per conferire regolarità ai rendimenti di portafoglio sul lungo periodo. I ribassi di mercato sono inevitabili ma la pazienza e un impegno indefesso ad attenersi alla propria strategia d’investimento a lungo termine sono cruciali.
Talvolta le soluzioni più efficaci sono le più semplici. Un‘allocazione strategica in azionario globale e in obbligazionario globale ha dimostrato di offrire agli investitori a lungo termine valide possibilità di successo9.
1 Fonte: Bloomberg. Dati riferiti al rendimento complessivo mensile in USD dal 1° gennaio 1990 al 30 aprile 2023. Azionario globale rappresentato dall’indice MSCI ACWI, obbligazionario globale dal Bloomberg Global Aggregate Index Value (USD Hedged). Una flessione dell’azionario di oltre il 10% rispetto al massimo precedente tecnicamente indica una correzione.
2 Fonte: Bloomberg. Nota: rendimento complessivo annuo in USD dal 1977 al 2022. Per l’azionario il riferimento è all’indice MSCI USA dell’azionario americano dal 1977 al 1987 e all’MSCI ACWI per l’azionario globale per il periodo successivo. Per l’obbligazionario il riferimento è all’indice Bloomberg U.S. Aggregate per l’obbligazionario americano dal 1977 al 1990 e al Bloomberg Global Aggregate Index Value (USD Hedged) per l’obbligazionario globale per il periodo successivo.
3 Fonte: elaborazioni Vanguard in USD sulla base di dati Refinitiv. Dati riferiti al periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 5 aprile 2023. Azionario rappresentato dall’S&P500 Price Index e obbligazionario globale dall’S&P Treasury Bond Current 10 Years Index. Dati al 17 gennaio 2025.
4 Fonte: elaborazioni di Vanguard in USD, sulla base di dati Refinitiv, al 17 gennaio 2025. Correlazione fra i rendimenti giornalieri dell’azionario e dell’obbligazionario globali su 60 giorni lavorativi e su 504 giorni lavorativi dal 1° gennaio 2002. Azionario rappresentato dall’S&P 500 Price Index e obbligazionario dall’S&P Treasury Bond Current 10 Years Index. Non è raro che la correlazione tra azionario e obbligazionario diventi positiva sul breve termine ma questo non ha modificato la relazione inversa (correlazione negativa) tra le due classi di attivo sul lungo termine.
5 Fonte: elaborazioni di Vanguard sulla base di dati Bloomberg. Azionario globale rappresentato dal FTSE All-World Index EUR e obbligazionario globale dal Bloomberg Global Aggregate Float-Adjusted Index EUR Hedged. Dati riferiti al periodo tra il 1° gennaio 2025 e il 29 aprile 2025.
6 Fonte: elaborazioni di Vanguard sulla base del Vanguard Capital Markets Model (VCMM). Obbligazionario globale rappresentato dal Bloomberg Global Aggregate Index (EUR Hedged). Le distribuzioni dei risultati di rendimento annualizzato a 10 anni in euro ottenuti con il VCMM sono il frutto di 10.000 simulazioni per ciascuna classe di attivo modellizzata.
7 I rendimenti per tutti gli scenari sono frutto di nostri calcoli in euro sulla base dei rispettivi indici sul periodo di 10 anni conclusosi il 31 dicembre 2024.
8 I Magnifici Sette sono i sette titoli che hanno trainato i rendimenti dei listini azionari negli ultimi anni e sono: Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla.
9 Si veda, ad esempio, Gary P. Brinson, L. Randolph Hood e Gilbert L. Beebower, 1995. ‘Determinants of portfolio performance.’ Financial Analysts Journal 51(1):133–8. (Feature Articles, 1985–1994).
Esplora di più i nostri prossimi eventi e webinar on-demand.
IMPORTANTE: Le proiezioni e le altre informazioni ottenute col Vanguard Capital Markets Model® per quanto riguarda la probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica non rispecchiano risultati di investimenti reali e non sono garanzia di rendimenti futuri. I risultati del VCMM variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo. Le proiezioni ottenute col VCMM sono basate su un’analisi statistica di dati storici. I rendimenti futuri possono avere un andamento diverso dai modelli storici catturati nel VCMM. È importante notare che il VCMM potrebbe sottostimare scenari negativi estremi non osservati nei periodi storici nei quali è basato il modello di stima.
Il Vanguard Capital Markets Model® è uno strumento di simulazione finanziaria proprietario, sviluppato e gestito da esperti di ricerca e consulenti qualificati di Vanguard. Il modello prevede le distribuzioni dei rendimenti futuri di una vasta gamma di classi di attivi. Tra le classi di attivi figurano i mercati azionari statunitensi e internazionali, buoni del tesoro statunitensi e mercati dei titoli societari obbligazionari con diverse scadenze, mercati obbligazionari internazionali, mercati monetari statunitensi, materie prime e alcune strategie d’investimento alternative. Il fondamento teorico ed empirico del Vanguard Capital Markets Model è che i rendimenti delle diverse classi di attivi rispecchiano la contropartita richiesta dagli investitori per assumersi diversi tipi di rischio sistematico (beta). Al centro del modello vi sono le stime del rapporto statistico dinamico tra fattori di rischio e rendimenti degli attivi, ottenute da analisi statistiche basate sui dati finanziari ed economici mensili disponibili a partire dagli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso. Tramite un sistema di equazioni stimate, il modello applica un metodo di simulazione Monte Carlo per proiettare i rapporti stimati tra i fattori di rischio e le classi di attivo, come pure l’incertezza e la casualità nel tempo. Il modello produce un’ampia serie di risultati simulati per ogni classe di attivo su diversi orizzonti temporali. Le previsioni si ottengono attraverso misure di tendenza centrale in tali simulazioni. I risultati ottenuti con lo strumento variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo.
Il valore primario del VCMM sta nella sua applicazione all’analisi dei potenziali portafogli dei clienti. Le previsioni per le classi di attivo del VCMM, comprese le distribuzioni della volatilità, delle correlazioni e dei rendimenti attesi, sono cruciali per la valutazione dei potenziali rischi di ribasso, dei diversi trade-off tra rischio e rendimento e dei benefici di diversificazione delle varie asset class. Sebbene le tendenze centrali siano elaborate in qualsiasi distribuzione dei rendimenti, Vanguard si focalizza sull’intero range di risultati potenziali per gli attivi considerati, come i dati presentati in questo documento, il che rappresenta la modalità più efficace per utilizzare le elaborazioni del VCMM.
Il VCMM mira a rappresentare l’incertezza nella previsione generando un’ampia gamma di potenziali risultati. È importante riconoscere che il VCMM non impone “normalità” alle distribuzioni dei rendimenti ma piuttosto è influenzato dalle cosiddette code spesse e dall’asimmetria nella distribuzione empirica dei rendimenti delle classi di attivo modellizzate. All’interno del range di risultati, le singole esperienze possono essere molto diverse, il che evidenzia la natura varia dei potenziali percorsi futuri. In effetti, questo è uno dei principali motivi per cui approcciamo le prospettive di rendimento degli attivi nella cornice della distribuzione.
Informazioni sui rischi d’investimento
Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare e gli investitori potrebbero recuperare un importo inferiore a quello investito.
I risultati precedenti non possono essere presi come riferimento per i risultati futuri. I dati di performance non tengono conto delle commissioni e costi ricorrenti di acquisto e vendita.
Eventuali proiezioni devono essere considerate di natura ipotetica e non rispecchiano né garantiscono risultati futuri.
Informazioni importanti
Riservato agli investitori professionali secondo la definizione di cui alla Direttiva MiFID II. In Svizzera solo per gli investitori professionali. Da non distribuire al pubblico.
Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere considerate offerte di acquisto o di vendita né sollecitazioni di offerte di acquisto o di vendita di titoli in qualsiasi paese in cui tali prassi siano vietate dalla legge, né possono essere rivolte a soggetti cui non sia lecito effettuare tali offerte o sollecitazioni né possono essere effettuate soggetti non qualificati. Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere interpretate come consulenza legale, fiscale o d'investimento. Pertanto non ci si deve basare sui contenuti di questo materiale per eventuali decisioni d’investimento.
Le informazioni contenute in questo materiale hanno finalità puramente di carattere educativo e non costituiscono una raccomandazione né una sollecitazione ad acquistare o vendere investimenti.
Pubblicato da Vanguard Group (Ireland) Limited, regolamentata in Irlanda dalla Banca Centrale irlandese.
Pubblicato in Svizzera da Vanguard Investments Switzerland GmbH.
Pubblicato da Vanguard Asset Management, Limited, autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.
© 2025 Vanguard Group (Ireland) Limited. Tutti i diritti riservati.
© 2025 Vanguard Investments Switzerland GmbH. Tutti i diritti riservati.
© 2025 Vanguard Asset Management, Limited. Tutti i diritti riservati.