• Il 2023 si è rivelato un anno positivo per gli investitori sia azionari che obbligazionari a fronte della resilienza dimostrata dall’economia e della discesa dell’inflazione da massimi di stampo generazionale.
  • I temi chiave per l’anno che abbiamo davanti comprendono il ritorno dell’inflazione sull’obiettivo, la riduzione dei tassi da parte delle banche centrali, il rallentamento della crescita e la rafforzata importanza dei portafogli bilanciati. 
  • Crediamo che il ritorno a un solido valore del denaro, ovvero a tassi reali più elevati in modo persistente, rappresenti lo sviluppo di maggior rilievo degli ultimi vent’anni per gli investitori di lungo termine. 

Nel 2023, i mercati hanno sorpreso in positivo registrando robusti rendimenti sia per l’azionario che per l’obbligazionario. L’inflazione è diminuita ma non è tornata sull’obiettivo delle banche centrali. Le autorità monetarie hanno rialzato i tassi a un ritmo che è stato il più aggressivo da decenni, tuttavia, nonostante molti economisti l’avessero prevista, la recessione non c’è stata e l’economia globale ha dato prova di rimarchevole resilienza, in particolar modo quella americana.

Cosa possono attendersi ora gli investitori dall’anno che abbiamo davanti? Di seguito illustriamo quattro temi chiave per gli investitori nel 2024, con riferimento all’inflazione, ai tassi di interesse, alla crescita e ai portafogli. 

4 temi chiave per gli investitori nel 2024

1. Inflazione

Ritorno dell’inflazione sull’obiettivo nel 2024 anche se con tempistiche diverse nelle varie regioni.

2. Tassi di interesse

Probabile riduzione dei tassi intorno alla metà del 2024 ma non torneranno a zero. Le banche centrali sono consapevoli del rischio di tagliarli troppo presto. 

3. Crescita

Crescita inferiore al tendenziale nelle economie avanzate e in Cina.

 

Fonte: Vanguard.

4. Portafogli

L’obbligazionario offre validi rendimenti mentre il premio al rischio azionario è ai minimi storici, sarà importante avere un portafoglio bilanciato.

1. Inflazione: ritorno sull’obiettivo delle banche centrali nel 2024

L’interrogativo cruciale è quando l’inflazione convergerà sull’obiettivo delle banche centrali. Noi ci aspettiamo che a livello globale questo avvenga nel 2024. Tuttavia, il ritorno al 2%, che è l’obiettivo di inflazione di gran parte delle principali autorità monetarie, si verificherà con tempistiche diverse nelle varie regioni. Ci aspettiamo che il Regno Unito sia il primo paese in cui questo accadrà, nel secondo trimestre, seguito dall’Area Euro e dagli Stati Uniti nel terzo trimestre.    

Questo orizzonte temporale rappresenta uno sviluppo positivo in quanto in precedenza prevedevamo un’inflazione più ostinata su scala globale. Le banche centrali dovranno tuttavia fare attenzione a ottenere il giusto equilibrio in termini di tempistica e di entità dei tagli dei tassi per il rischio da un lato di recrudescenza dell’inflazione e dall’altro di recessione.

Il percorso di convergenza verso l’obiettivo di inflazione 

Fonte: Bureau of Labor Statistics, Eurostat, Office for National Statistics. Dati destagionalizzati e corretti per le giornate lavorative, al 18 gennaio 2024.

2. Tassi di interesse: probabile riduzione intorno alla metà del 2024, ma non torneranno a zero 

Il calo dell’inflazione e il rallentamento dell’attività economica consentiranno alle banche centrali di ridurre i tassi a partire all’incirca dalla metà del 2024. Dopo la discesa dal picco del ciclo, ci aspettiamo che i tassi ufficiali si attestino a un livello più alto rispetto a quelli osservati nell’ultimo decennio, sia in Europa che negli Stati Uniti. È improbabile un ritorno allo zero per i tassi che invece a nostro avviso resteranno strutturalmente più alti negli anni a venire. Questo segna un importante scostamento rispetto all’epoca successiva alla crisi finanziaria globale e inaugura il “ritorno a un solido valore del denaro”, che è il tema dominante dell’Outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024. 

Approdo in un nuovo mondo: tassi ufficiali di equilibrio più elevati

Note: dati mensili da gennaio 2000 a ottobre 2023. Le previsioni sono riferite a fine 2025. Il tasso nominale neutrale è il tasso di interesse reale di equilibrio stimato che mantiene un livello di piena occupazione e di inflazione stabile. Le stime del tasso nominale neutrale sono ottenute con il modello proprietario di Vanguard. Il tasso ufficiale o tasso di riferimento è il tasso di politica monetaria stabilito dalle banche centrali. Per un’analisi della relazione fra tasso neutrale e tasso ufficiale, si veda il documento Implicazioni per gli investitori dell’outlook sui tassi

Fonte: Bloomberg, Vanguard, a gennaio 2024.

C’è il rischio di errori di politica monetaria, come insegna la storia. Negli Stati Uniti, ad esempio, la Federal Reserve (Fed) aveva tagliato i tassi nella parte finale del 1966 con l’inflazione in discesa, questa però si è successivamente rivelata essere stata una mossa troppo precoce in quanto l’inflazione ha rialzato la testa e la banca centrale americana ha dovuto alzare i tassi ancora di più con un esito di dolorosa recessione nel 1969. In quel caso la politica fiscale era stata più espansiva del previsto e la Fed aveva interpretato le variazioni di produttività come permanenti mentre in realtà furono di natura transitoria. 

Nel 2024 sarà pertanto cruciale monitorare attentamente la situazione per capire se i tagli dei tassi saranno troppo precoci o se le banche centrali li opereranno con la giusta tempistica e riusciranno a ottenere un atterraggio morbido, riportando l’inflazione sull’obiettivo senza recessione.  

3. Crescita: prevista rallentare negli Stati Uniti e restare fiacca in Europa e in Cina 

L’economia globale si è dimostrata più resiliente delle attese nel 2023. Questo si deve in parte alla politica monetaria che non è stata tanto restrittiva quanto si pensava inizialmente; i nostri studi indicano che il tasso di interesse neutrale (noto anche come “r*” o “r-star”) è aumentato di circa l’1% negli ultimi anni. Altri fattori hanno inoltre attenuato la trasmissione della politica monetaria, tra questi il robusto stimolo fiscale negli Stati Uniti, i bilanci solidi di famiglie e imprese dopo la pandemia di Covid-19 e un mercato del lavoro più vigoroso del solito.

Nel 2024 ci aspettiamo che la resilienza dell’economia americana si affievolisca in quanto, a nostro avviso, la stretta monetaria avrà effetti sempre più restrittivi in termini reali per il calo dell’inflazione e si ridurranno gli effetti positivi dello stimolo fiscale e della solidità dei bilanci. Sono possibili tuttavia sorprese positive rispetto a questo scenario: permane la possibilità di un atterraggio morbido così come quella di una recessione in ulteriore ritardo.

Per l’Europa prevediamo una crescita anemica a fronte di politiche monetarie e fiscali che rimarranno restrittive. Per la Cina, che è alle prese con crescenti fattori avversi sia sul fronte esterno che di stampo strutturale, ci aspettiamo che l’ulteriore stimolo fornito dalle autorità sostenga la ripresa economica e crediamo che il paese del Dragone probabilmente si riequilibrerà su un percorso di crescita più lento ma più sostenibile negli anni a venire.

4. Portafogli: validi rendimenti offerti dall’obbligazionario, premio al rischio per l’azionario ai minimi storici 

Quali sono le implicazioni dello scenario macroeconomico per i portafogli degli investitori? In sintesi, crediamo che il ritorno a un solido valore del denaro, ovvero il persistere di tassi di interesse reali positivi, sia lo sviluppo più importante e vantaggioso degli ultimi 20 anni per gli investitori di lungo termine. Il passaggio strutturale a un contesto di tassi di interesse reali più alti offre una solida base per i rendimenti di lungo termine corretti per il rischio. Tuttavia, poiché la transizione a un contesto di tassi più alti non è ancora del tutto compiuta, la volatilità sui mercati finanziari nel breve termine resterà probabilmente elevata.

Gli investitori obbligazionari sono destinati a trarre beneficio in questo scenario. Con il passaggio a tassi più elevati negli ultimi due anni i mercati globali del reddito fisso hanno riprezzato e al momento presentano valutazioni largamente prossime al valore equo, o addirittura inferiori, a nostro giudizio. Il deciso aumento degli interessi ha comportato un significativo ribasso dei prezzi delle obbligazioni negli ultimi anni, ma i rendimenti più alti che offrono attualmente implicano che le prospettive per chi investe in obbligazionario sono oggi migliori di quanto siano mai state da oltre un decennio. 

L’azionario presenta un quadro eterogeneo. Il premio al rischio azionario è sceso ai minimi storici, in altri termini gli investitori ottengono una remunerazione bassa per assumere rischio aggiuntivo nell’azionario rispetto all’obbligazionario o al monetario, questo perché, a nostro avviso, l’azionario è ampiamente sopravvalutato e potrebbe essere a rischio di correzione. Nonostante queste prospettive, riteniamo che l’azionario offra tuttora opportunità di lungo periodo all’interno di portafogli bilanciati visto che ci aspettiamo correlazione negativa fra azioni e obbligazioni sul lungo termine. 

I motivi per detenere un portafoglio diversificato 60/40 sono pertanto tuttora validi, anzi noi crediamo si siano rafforzati. Le previsioni generate con il Vanguard Capital Markets Model (VCMM) alla data di settembre 2023 indicano che il rendimento annualizzato a 10 anni è migliorato rispetto alle stime a fine 2021 (si veda il successivo grafico a sinistra). Le proiezioni ottenute con il VCMM per lo scorso decennio si sono dimostrate piuttosto precise, la previsione di rendimento a 10 anni alla data di dicembre 2013 è infatti molto vicina al rendimento effettivo da dicembre 2013 a dicembre 2023 (si veda il successivo grafico a destra) e questo ci rende confidenti rispetto alla capacità previsionale del modello in prospettiva futura.

Importanza rafforzata di un portafoglio 60/40                     Buona capacità previsionale del VCMM                                                                        

 

La performance passata non è garanzia di risultati futuri. La performance di un indice non è la rappresentazione esatta di un investimento specifico in quanto non è possibile investire direttamente in un indice.

Note: il grafico a destra mostra la previsione al 31 dicembre 2013 ottenuta con il VCMM e il rendimento realizzato a 10 anni al 31 dicembre 2023 per un portafoglio composto per il 60% da azionario e per il 40% da obbligazionario (portafoglio 60/40). Il grafico a sinistra mostra le previsioni  generate con il VCMM al 31 dicembre 2021 e al 30 settembre 2023 per un portafoglio 60/40. L’azionario comprende azionario britannico (Indice MSCI UK Total Return) e globale, escluso quello britannico (Indice MSCI AC World ex-UK Total Return). L’obbligazionario comprende obbligazionario britannico (Indice Bloomberg Sterling Aggregate Bond) e globale, escluso quello britannico (con copertura in sterline, Indice Bloomberg Global Aggregate ex Sterling Bond Index Sterling Hedged). Home bias per l’azionario britannico: 25%; home bias per l’obbligazionario britannico: 35%.

Fonte: elaborazioni di Vanguard in sterline britanniche sulla base di dati Refinitiv al 30 settembre 2023.

IMPORTANTE: le proiezioni e le altre informazioni generate con il Vanguard Capital Markets Model® (VCMM) sulla probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica, non riflettono i risultati effettivi degli investimenti e non sono garanzia di risultati futuri. Le distribuzioni dei risultati di rendimento ottenuti con il VCMM sono il frutto di 10.000 simulazioni per ciascuna classe di attivo modellizzata. Simulazioni al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2021 e al 30 settembre 2023. I risultati del modello possono variare ogni volta che lo si utilizza e nel tempo.

Potrebbe esserci ulteriore volatilità sui mercati nel 2024 visto che la transizione a un contesto di tassi di interesse più elevati non è ancora del tutto compiuta ma gli investitori multi-asset pazienti che si mantengono disciplinati con un’allocazione strategica in azionario e obbligazionario globale con tutta probabilità saranno ricompensati nel lungo termine. Inoltre, poiché non è facile anticipare i mercati finanziari, crediamo che per avere le migliori probabilità di successo gli investitori dovrebbero tenere la barra dritta e mantenere un’ottica di lungo termine.

IMPORTANTE: le proiezioni e le altre informazioni generate con il Vanguard Capital Markets Model® (VCMM) sulla probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica, non riflettono i risultati effettivi degli investimenti e non sono garanzia di risultati futuri. I risultati del modello possono variare ogni volta che lo si utilizza e nel tempo. Le proiezioni elaborate con questo modello sono basate sull’analisi statistica dei dati storici e in futuro i rendimenti potrebbero comportarsi in modo diverso rispetto agli andamenti storici considerati dal VCMM, in particolare il VCMM potrebbe sottostimare scenari estremi negativi non osservati nel periodo storico su cui si basano le stime del modello.

Il Vanguard Capital Markets Model® è uno strumento di simulazione finanziaria proprietario, sviluppato e gestito da esperti di ricerca e consulenti qualificati di Vanguard. Il modello prevede le distribuzioni dei rendimenti futuri di una vasta gamma di classi di attivo. Tra le classi di attivo figurano i mercati azionari statunitensi e internazionali, buoni del tesoro statunitensi e mercati dei titoli societari obbligazionari con diverse scadenze, mercati obbligazionari internazionali, mercati monetari statunitensi, materie prime e alcune strategie d’investimento alternative. Il fondamento teorico ed empirico del Vanguard Capital Markets Model è che i rendimenti delle diverse classi di attivo rispecchiano la contropartita richiesta dagli investitori per assumersi diversi tipi di rischio sistematico (beta). Al centro del modello vi sono le stime del rapporto statistico dinamico tra fattori di rischio e rendimenti degli attivi, ottenute da analisi statistiche basate sui dati finanziari ed economici mensili disponibili a partire dagli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso. Tramite un sistema di equazioni stimate, il modello applica un metodo di simulazione Monte Carlo per proiettare i rapporti stimati tra i fattori di rischio e le classi di attivo, come pure l’incertezza e la casualità nel tempo. Il modello produce un’ampia serie di risultati simulati per ogni classe di attivo su diversi orizzonti temporali. Le previsioni si ottengono attraverso misure di tendenza centrale in tali simulazioni. I risultati ottenuti con lo strumento variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo. 

 

Outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024

Outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024

È disponibile il nostro outlook 2024.

Outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024

Informazioni sui rischi d’investimento

Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare e gli investitori potrebbero recuperare un importo inferiore a quello investito.

I risultati precedenti non possono essere presi come riferimento per i risultati futuri.

Eventuali proiezioni devono essere considerate di natura ipotetica e non rispecchiano né garantiscono risultati futuri.

Informazioni importanti

Riservato agli investitori professionali secondo la definizione di cui alla Direttiva MiFID II. In Svizzera solo per gli investitori professionali. Da non distribuire al pubblico.

Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere considerate offerte di acquisto o di vendita né sollecitazioni di offerte di acquisto o di vendita di titoli in qualsiasi paese in cui tali prassi siano vietate dalla legge, né possono essere rivolte a soggetti cui non sia lecito effettuare tali offerte o sollecitazioni né possono essere effettuate soggetti non qualificati. Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere interpretate come consulenza legale, fiscale o d'investimento. Pertanto non ci si deve basare sui contenuti di questo materiale per eventuali decisioni d’investimento.

Le informazioni contenute in questo materiale hanno finalità puramente di carattere educativo e non costituiscono una raccomandazione né una sollecitazione ad acquistare o vendere investimenti.

Pubblicato nell’AEE da Vanguard Group (Ireland) Limited regolamentata in Irlanda dalla Central Bank of Ireland.

Pubblicato in Svizzera da Vanguard Investments Switzerland GmbH.

Pubblicato da Vanguard Asset Management, Limited, autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.

© 2024 Vanguard Group (Ireland) Limited. Tutti i diritti riservati.

© 2024 Vanguard Investments Switzerland GmbH. Tutti i diritti riservati.

© 2024 Vanguard Asset Management, Limited. Tutti i diritti riservati.