“Nonostante il quadro variegato sui vari mercati azionari, noi di Vanguard crediamo che un contesto di tassi di interesse più elevati sarà di vantaggio per gli investitori di lungo termine, tuttavia la transizione potrebbe essere accidentata”.
Investment Strategy Analyst, Vanguard Europe
I tassi più alti sono destinati a perdurare e nell’Outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024: ritorno a un solido valore del denaro esaminiamo come si assesteranno di conseguenza i comportamenti degli investitori e i rendimenti dei mercati azionari.
Nell’ultimo decennio l’azionario americano ha continuato a sovraperformare quello di altri paesi a livello globale. I fattori principali che hanno alimentato il divario di performance sono stati l’aumento delle valutazioni azionarie, la crescita più accelerata degli utili societari e la forza del dollaro americano oltre il livello che reputiamo giustificato dai fondamentali1. Una tale evoluzione lascia il biglietto verde sopravvalutato e le valutazioni alte negli Stati Unite ma eque nella maggior parte delle altre regioni. Riteniamo pertanto vi sarà una crescente probabilità di maggiori opportunità di investimento al di fuori dal mercato azionario americano nei prossimi anni.
La probabile prospettiva di pressioni al ribasso sulle valutazioni azionarie americane unitamente a una crescita più lenta degli utili societari dovuta alla compressione dei margini di profitto ci ha portato ad abbassare le nostre previsioni di rendimento a lungo termine per l’azionario americano rispetto allo scorso anno e di conseguenza anche quelle dell’azionario globale esclusa l’Area Euro. Il grafico che segue mostra le nostre previsioni di rendimento annualizzato a 10 anni per i diversi mercati azionari e il confronto con quelle a fine 2022.
Previsioni di rendimento annualizzato a 10 anni delle classi di attivo per gli investitori dell’Area Euro
Note: la previsione corrisponde alla distribuzione dei risultati di rendimento nominale annualizzato a 10 anni in euro ottenuti con il VCMM sulla base di 10.000 simulazioni per le classi di attivo indicate. Le barre verdi indicano le previsioni di rendimento nominale mediano annualizzato a 10 anni alla fine del 2022. La volatilità mediana è il 50° percentile della distribuzione della deviazione standard annualizzata dei rendimenti di una classe di attivo. I rendimenti delle classi di attivo non tengono conto delle spese e delle commissioni di gestione e non riflettono l’effetto della tassazione. I rendimenti non riflettono inoltre il reinvestimento di proventi e plusvalenze. Gli indici non sono gestiti pertanto non è possibile investire direttamente in essi. Gli indici di riferimento utilizzati per le classi di attivo sono i seguenti: per l’azionario dell’Area Euro l’MSCI European Economic and Monetary Union (EMU) Index; per l’azionario globale escluso quello dell’Area Euro l‘MSCI AC World ex-EMU Index; per l’azionario americano l’MSCI US Broad Market Index; per l’azionario dei mercati emergenti l’MSCI EM Index.
Fonte: elaborazioni di Vanguard in euro, al 30 settembre 2023.
IMPORTANTE: le proiezioni e le altre informazioni generate dal Vanguard Capital Markets Model® (VCMM) sulla probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica, non riflettono i risultati effettivi degli investimenti e non sono garanzia di risultati futuri. Le distribuzioni dei risultati di rendimento ottenuti con il VCMM sono il frutto di 10.000 simulazioni per ciascuna classe di attivo modellizzata. Simulazioni al 30 settembre 2023 e al 31 dicembre 2022. I risultati del modello possono variare ogni volta che lo si utilizza e nel tempo.
La performance passata non è garanzia di risultati futuri. La performance di un indice non è la rappresentazione esatta di un investimento specifico in quanto non è possibile investire direttamente in un indice.
Nei prossimi anni, con il venir meno degli effetti degli stimoli attuati dalle autorità di governo a seguito della pandemia di Covid-19, ci aspettiamo indebolimento dei margini di profitto, che a livello globale sono saliti oltre gli alti livelli raggiunti nel periodo precedente la crisi finanziaria mondiale del 2008. Poiché le imprese hanno potuto mantenere una quota maggiore di profitto a parità di ricavi, questo ha contribuito a sostenere gli utili negli ultimi anni ma ha altresì posto le basi per una loro crescita inferiore in futuro.
Pertanto la nostra previsione di crescita degli utili annualizzata per i prossimi dieci anni è pari all’1,6% per l’azionario dell’Area Euro e al 4,4% per l’azionario globale esclusa l’Area Euro, a fronte di un tasso di crescita atteso per gli Stati Uniti ben inferiore rispetto agli ultimi anni ma ancora superiore a quello di altre regioni.
L’indebolimento dei margini di profitto verosimilmente peserà sulla crescita degli utili
La performance passata non è un indicatore affidabile di risultati futuri.
Note: il grafico mostra i margini di profitto (calcolati dividendo gli utili per i ricavi netti) degli indici MSCI EMU e MSCI USA (linee continue) e la loro media storica dal 31 dicembre 1999 (linee tratteggiate).
Fonte: elaborazioni di Vanguard sulla base di dati Refinitiv e Bloomberg, al 31 ottobre 2023.
Sul lungo termine, la nostra analisi indica che i prezzi azionari scambiano in un range di fair value che dipende in parte dal contesto macroeconomico. Tassi di interesse e inflazione più bassi aumentano il livello di valutazioni giustificabili, tassi di interesse e inflazione più alti hanno l’effetto opposto.
I tassi di interesse e inflazione bassi per oltre un decennio dopo la crisi finanziaria globale del 2008 hanno fornito sostegno all’azionario rispetto alle nostre stime di fair value. La stretta monetaria aggressiva operata per far scendere l’inflazione ha però eroso il supporto che l’epoca del basso costo del denaro aveva fornito alle valutazioni, soprattutto in regioni come gli Stati Uniti e il Regno Unito.
Guardando al futuro, crediamo che la Banca Centrale Europea e gli altri istituti centrali vinceranno la battaglia contro l’inflazione. Ci aspettiamo pertanto che i tassi di interesse a breve e a lungo termine scendano rispetto ai loro picchi ma si attestino tuttavia a livelli più alti rispetto a quelli ai quali ci eravamo abituati. Di conseguenza la nostra stima di fair value non tornerà ai livelli pre-Covid.
Le nostre considerazioni sono riflesse nelle nostre previsioni di aumento delle valutazioni e di rendimento annualizzato a 10 anni per l’azionario dell’Area Euro. I rapporti prezzo/utile ragionevoli attualmente, unitamente a un certo livello di riduzione attesa dei tassi, implicano che le valutazioni azionarie potrebbero aumentare dello 0,8% annuo in media e restare ancora nel nostro range di fair value mediano.
Una modesta riduzione dei tassi dovrebbe sostenere le valutazioni dell’azionario dell’Area Euro
Note: il grafico mostra il CAPE (rapporto prezzo/utili corretto per il ciclo economico) per l’azionario dell’Area Euro rappresentato dall’indice MSCI European Economic and Monetary Union (EMU). Il CAPE è il rapporto fra i prezzi azionari correnti e la media degli utili degli ultimi 10 anni depurati dell’inflazione. Il grafico mostra altresì le nostre stime di fair value, tenuto contro dell’inflazione e dei livelli dei tassi di interesse. Le nostre stime storiche di fair value sono basate sui livelli effettivi dell’inflazione e dei tassi di interesse e riflettono i dati sottostanti a partire dal 31 dicembre 1992, mentre le nostre previsioni di fair value a 10 anni riflettono i livelli di inflazione e di tassi di interesse che ci aspettiamo in futuro.
Fonte: elaborazioni di Vanguard sulla base di dati Refinitiv e Global Financial Data, al 30 settembre 2023.
La performance passata non è garanzia di risultati futuri. La performance di un indice non è la rappresentazione esatta di un investimento specifico in quanto non è possibile investire direttamente in un indice.
Nonostante il quadro variegato per i diversi mercati azionari, noi di Vanguard crediamo che un contesto di tassi di interesse più elevati sarà di vantaggio per gli investitori di lungo termine, tuttavia la transizione potrebbe essere accidentata. Per gli investitori con idoneo profilo di rischio, potrebbe essere opportuno un posizionamento di rischio più difensivo alla luce dei rendimenti più alti attesi per l’obbligazionario e di mercati azionari globali che non riflettono ancora pienamente le implicazioni del ritorno a un solido valore del denaro.
Considerata la natura di lungo termine delle nostre valutazioni e previsioni, sovra o sottovalutazioni non dovrebbero di per sé indurre ad azioni di breve termine da parte degli investitori. Gli investitori che orientano il portafoglio in modo netto in una singola direzione possono andare incontro a difficoltà. Crediamo infatti che un approccio d’investimento rigoroso coniugato a principi di ampia diversificazione in linea con gli obiettivi e i vincoli degli investitori offra le migliori chance di successo.
Leggi l’outlook completo per scoprire come sono cambiate le nostre previsioni di rendimento a lungo termine per le classi di attivo compresi i portafogli multi-asset.
Per ulteriori approfondimenti guarda il webinar dedicato all’outlook economico e di mercato di Vanguard per il 2024, compresa la sessione di domande e risposte con gli economisti di Vanguard.
IMPORTANTE: Le proiezioni e le altre informazioni ottenute col Vanguard Capital Markets Model per quanto riguarda la probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica non rispecchiano risultati di investimenti reali e non sono garanzia di rendimenti futuri. I risultati del VCMM variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo. Le proiezioni ottenute col VCMM sono basate su un'analisi statistica di dati storici. I rendimenti futuri possono avere un andamento diverso dai modelli storici catturati nel VCMM. È importante notare che il VCMM potrebbe sottostimare gli scenari negativi non osservati nei periodi storici nei quali è basato il modello di stima.
Le proiezioni del VCMM si basano sull’analisi statistica dei dati storici. I rendimenti futuri potrebbero comportarsi in modo differente rispetto alle tendenze storiche catturate dal VCMM. In particolare, il VCMM potrebbe sottostimare scenari estremi negativi non osservati nel periodo storico sul quale le stime del modello sono basate.
Il Vanguard Capital Markets Model® è uno strumento di simulazione finanziaria proprietario, sviluppato e gestito da esperti di ricerca e consulenti qualificati di Vanguard. Il modello prevede le distribuzioni dei rendimenti futuri di una vasta gamma di classi di attivi. Tra le classi di attivi figurano i mercati azionari statunitensi e internazionali, buoni del tesoro statunitensi e mercati dei titoli societari obbligazionari con diverse scadenze, mercati obbligazionari internazionali, mercati monetari statunitensi, materie prime e alcune strategie d’investimento alternative. Il fondamento teorico ed empirico del Vanguard Capital Markets Model è che i rendimenti delle diverse classi di attivi rispecchiano la contropartita richiesta dagli investitori per assumersi diversi tipi di rischio sistematico (beta). Al centro del modello vi sono le stime del rapporto statistico dinamico tra fattori di rischio e rendimenti degli attivi, ottenute da analisi statistiche basate sui dati finanziari ed economici mensili disponibili a partire dagli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso. Tramite un sistema di equazioni stimate, il modello applica un metodo di simulazione Monte Carlo per proiettare i rapporti stimati tra i fattori di rischio e le classi di attivi, come pure l'incertezza e la casualità nel tempo. Il modello produce un'ampia serie di risultati simulati per ogni classe di attivi su diversi orizzonti temporali. Le previsioni si ottengono attraverso misure di tendenza centrale in tali simulazioni. I risultati ottenuti con lo strumento variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo.
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I risultati precedenti non possono essere presi come riferimento per i risultati futuri.
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Alcuni fondi investono nei mercati emergenti, che possono risultare più volatili rispetto a quelli più consolidati. Di conseguenza, il valore dell’investimento potrebbe aumentare o diminuire.
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